“Sono in corso discussioni intese a creare un gruppo tra i leader mondiali della mobilità”. Lo dichiara Fca, in una nota, in merito alle notizie su “una possibile operazione strategica tra gruppo Psa e gruppo Fca”.
L’azienda spiega di non avere “al momento altro da aggiungere”. E anche il gruppo Psa “a seguito di indiscrezioni di stampa” conferma, da Parigi, di avere “discussioni in corso” con Fca per una “possibile fusione” con lo scopo di creare uno dei principali gruppi automobilistici mondiali”.
La fusione con Psa (il proprietario dei marchi Peugeot e Citroen) creerebbe un ‘gigante’ da 50 miliardi di dollari (45 miliardi di euro). Il gruppo Fiat-Chrysler aveva avuto colloqui con la Renault in primavera, ma le trattative si interruppero bruscamente all’inizio di giugno. L’amministratore delegato di Peugeot, Carlos Tavares, aveva affermato qualche settimana prima di prima di essere “aperto a qualsiasi opportunità che potesse presentarsi”, anche se allora non erano in corso discussioni. “Tutto è aperto, si può sognare di tutto”, aveva detto a marzo al Motor Show di Ginevra.
Lo scorso anno, Psa ha realizzato un fatturato di 74 miliardi di euro e Fca 110 miliardi. Sul mercato azionario, il gruppo francese capitalizza 22 miliardi di euro rispetto ai 18 miliardi dell’italo-americano. Insieme le due case vendono nel mondo 8,7 milioni di auto. Un numero che collocherebbe il nuovo gruppo al quarto posto dopo Volkswagen, che vende 10,8 milioni di auto, così come Nissan-Mitsubishi, Toyota, 10,6 milioni. Superando invece General Motors che immatricola 8,4 milioni di veicoli.
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