di PIERO CHIMENTI – Continuano le proteste dei cittadini in Iraq contro il Governo, giunto al quarto mese. Un migliaio di manifestanti avrebbe deciso di far sentire la propria voce, bloccando l’accesso ai pozzi petroliferi a Nassirya e fermando la quotidiana produzione di 82 mila barili al giorno, con un danno all’economia irachena.
Questa è la seconda eclatante iniziativa presa dalla popolazione, che chiede il rinnovo della classe politica nazionale rimasta immutata dalla caduta di Saddam Hussein, dopo il sit-in davanti ad istituti pubblici che aveva bloccato uffici e scuole.
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