di BENNY MANOCCHIA – E’ ufficiale: oggi, venerdi 31 gennaio, la Gran Bretagna e’ fuori dall’Unione Europea. C’e’ subito bisogno di chiedersi perche’. Soprattutto per capire su quale principio si e’ basata la decisione. Forse la risposta e’ nell’annuncio ufficiale del partito inglese dei conservatori: “Per riprendere il controllo sulla immigrazione e dei suoi confini”. Milioni di britannici hanno piene le tasche: perfino il sindaco di Londra e’ musulmano, gridano in tanti. Il nazionalismo e’ stato calpestato, troppi stranieri in un Paese di circa 60 milioni di abitanti. La nazione cambia nei costumi,nelle mentalita’, nell’economia.
Una volta, fra un anno, se ci sara’ la conferma ufficiale di questo Brexit, molte cose cambieranno. Il primo ministro Boris Johnson lo ha detto e ripetuto. Una promessa sulla quale hanno votato gli inglesi, ricreare ex novo la medicina britannica, occupera’ le giornate di Johnson. C’e’ bisogno di medici, migliaia di infermieri, occorre affrontare lanon=emergency care, che affligge tante citta’ dell’UK. Insomma la cura sociale degli adulti, abbandonata negli ultimi 20 anni.
Per gli immigrati, i conservatori parlano di tentare il sistema australiano, ossia prenderli in considerazione in base alla loro abilita’. Per quanto riguarda l’Italia possiamo dire questo: nelcaso (comunque inatteso) che la Brexit non otterra’ il successo finale, l’Italia (e Malta) affrontera’ un dazio del 50% sulla carne.
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