Bastano i milioni per diventare presidente?

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di BENNY MANOCCHIA – Il tycoon newyorchese Michael Bloomberg non ha preso parte alle elezioni degli Stati Iowa e New Hampshire. Lo ha deciso perche’, avendo gia’ investito 250 milioni di dollari per “farsi conoscere” dagli americani, vuole colpire i delegati dems Buttigieg, Sanders e Warren (primi tre in Iowa) martedi 3 marzo, che in America hanno definito super  tuesday. Non e’ una esagerazione: 11 Stati dell’Unione prendono parte alle votazioni per la scelta dei delegati. Milioni di votanti in Alabama, Arkansas, Colorado, Georgia, Massachusetts, Minnesota, Oklahoma, Tennessee, Texas, Vermont, Virginia. 

I dati indicano che, quasi sempre, chi vince nel super tuesday otterra’ la nomination dal suo partito. Bloomberg punta tutto su questo. Ex sindaco di New York, Bloomberg e’ considerato di center left, quel centro sinistra che il Pd USA spera di opporre a Trump nelle elezioni presidenziali. Bloomberg ha detto chiaramente di essere pronto a spendere fino a un miliardo di dollari per far conoscere all’elettorale tutto quanto ha in mente di fare per l’America.

Bastano i dollari, si chiedono in molti, per vincere le elezioni? A dire la verita’, milioni di americani non vedono nulla di male in questo. I  milioni sono suoi, cosi’ come i 50 milioni di  dollari investiti da Trump per la pubblicita’ prima delle elezioni. Una cosa e’ chiara come il sole: prima di entrare nella lotta politica per la presidenza della nazione, sara’ bene accumulare tanti milioni, pronti a spenderli,  senza l’assicurazione di vincere con  il verde foglio.

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