di BENNY MANOCCHIA – Ammettiamolo, siamo un popolo tutto cuore. Qualche volta senza cervello, ma il cuore non si tocca. Apro gli occhi e leggo il titolo che ti sveglia; qualcosa come: 194 migranti verso Messina, se non sbaglio. Penso: che popolo! Siamo nella stretta morsa di un virus che ammazza, non sappiamo come risolvere il problema, ci preoccupiamo dei bambini (quelli devono vivere, porca miseria).

Che succede? Niente. Anzi tutto, tutto sbagliato. I migranti devono entrare ad ogni costo. Ma il virus, la paura di eventuali contatti con chi e’ stato “colpito”? Lasciate stare: siamo italiani, gente bbona, tutto core, aprite le porte. Il virus? Ci penseranno i cervelloni del governo ad affrontarlo e risolverlo. Enzo Jannacci si ritrova coinvolto nell’intricato problema, allorche’ ai 194-migranti -194 subito cercano di accodarsi altre centinaia, quelli sui barconi, che hanno lasciato i loro Paesi per venire nel paradiso terrestre che e’ sempre stato l’Italia.

Ma non e’ facile: “vengo anch’io”, urlano quelli che seguono i nostri 194 pronti per sbarcare a Messina. “No, tu no”, c’e’ la risposta in coro. Dal gommone che spera nell’ingresso in paradiso, altre voci: “Vengo anch’io”,al quale fa subito eco “no,tu no!”. Politica e’ potere, ho sempre sentito dire. In momenti come questo, politica puo’ anche essere pazzia. E’ inconcepibile che nel mezzo di una crisi che potrebbe togliere la vita a tantissimi italiani, la preoccupazione di chi e’ al potere e’ tutta immersa nella necessita’ di far entrare in Italia gente che ha problemi, certamente, ma che per il momento puo’ portare all’Italia e agli italiani enormi problemi. Percio’, con Jannacci dovremmo cantare “no,tu no”. Almeno per il momento.