di BENNY MANOCCHIA – Gli americani hanno una certa preferenza per gli italiani, o italo americani come Frank Sinatra, Dean Martin (Dino Crocetti), Joe Di Maggio e tanti altri “paisani” che amano cantare, mangiare bene, amare come pochi altri in questa  nazione. Ma proprio per questo singolare affetto, gli americani ci danno addosso ogni volta  facciamo qualcosa che per loro e’ inspiegabile.

Per esempio non capiscono (e non  capiranno mai) perche’ l’italiano, in uno stivale pieno di montagne dove non c’e’ molto lavoro, vuole aprire le porte a gente che scappa dall’Africa o da altre nazioni extraeuropee. Gli americani sanno  (perche’ leggono le nostre pubblicazioni) che non tutti gli italiani vogliono dare spazio (che non c’e’) e lavoro (che non c’e’), a gente che si muove su battelli, navicelle e fila dritto verso la nostra nazione.

Eppure, l’Italia e’ circondata da isole, isolette, da Spagna, Portogallo, Malta ecc. Ma i cosiddetti migranti vogliono venire in Italia. Forse dovremmo prendere la loro decisione come un grido di fiducia, di sincerita’, perfino di affetto nei nostri confronti. Ma ci sono dubbi al riguardo. E invece che succede? Che forse abbrutiti dalla fame, dalla mancanza di lavoro, spesso leggi di “migranti” che hanno stuprato, rubato, attaccato case abitate da vecchi e altro materiale che quasi farebbe schifo mettere su carta.

Comunque gli americani non possono darci addosso, se in molti di loro cercano di bloccare l’avanzata degli stranieri. Nella zona sud ovest degli Stati Uniti, fanno da tempo barriere piu’ o meno insormontabili, tengono a distanza chi vuole entrare in USA senza un permesso, senza l’approvazione del governo. Il sottoscritto dovette andare a Napoli per chiarire la sua posizione politica (altrimenti niente visto), fare giuramento, consegnare un documento della polizia del suo paese per mostrare che non era un ricercato, un mafioso. In questo incredibile pendolo oscilla l’amicizia tra Italia e America. Durera’? Ai posteri l’ardua sentenza.