di BENNY MANOCCHIA – Questo dannato virus ti forza di stare spesso a casa, mentre New York e’ vuota come un guscio d’uovo senza tuorlo. Dopo un po’ la televisione ti entra nel cervello con le stesse frasi, gli stessi dati, quanti morti, quanti in fase di guarigione, state a casa, lavatevi le mani spesso, misurate la vostra temperatura. Il mio cagnolino, intanto, dorme, beato lui. Se solo potessi seguirlo in quell’ abbandono nelle braccia di Morfeo…
Allora comincio a sfogliare un vecchio settimanale pieno di polvere. In una pagina nel centro vedo un trafiletto di un certo B. Manocchia in polemica con il corrispondente locale di un vicino paese. Lui era per il “sistema”. Io insistevo sul metodo: due terzini, tre mediani, cinque attaccanti con le due ali pronte a tornare indietro per aiutare la difesa. Che tempi: negli anni ’60 avevamo Rivera, Mazzola, Riva, Domenghini, Facchetti.
Pochi anni dopo, ecco Rossi, Tardelli, Cabrini, Zoff, Scirea, Causio. Mamma mia,che campioni! Gli Ottanta, poi, misero in mostra “mostri” del calcio come Baresi, Bergomi, Maldini, Vialli, Zola. Prima dell’arrivo del nuovo secolo, l’Italia poteva vantare Del Piero, Cannavaro, Pirlo, Buffon. Una volta Pele’, che incontrai prima di una partita amichevole, a New York, della sua squadra con l’Inter, mi parlo’ proprio di Rivera, Baresi, Maldini, suoi “eroi”, mi disse. Pero’ non sarebbe mai venuto in Italia, per via dei patron dei club che lo volevano.
No comment, Rossi ricevette grosse offerte dalla squadra dei Cosmos, venne a New York e mi chiese un parere. Commisi l’errore di dirgli la verita’: oggi come oggi, gli spiegai, qui ti spaccheranno le gambe. Pubblicai la conversazione su un settimanale italiano e la gente intenzionata a fare soldi con l’arrivo in USA di Rossi mi promise”seri attacchi” se mi fossi permesso di tornare in Italia. Comunque il ricordo di tutta quella maestosita’ nel calcio italiano mi ha riportato alla mente alcuni nomi che oggi, a casa nostra, dovrebbero rappresentare i campioni menzionati prima.
Club che fanno ridere, purtroppo. Allenatori che inventano nuovi metodi di gioco per provare che i milioni che intascano ogni stagione, sono… sudati. Risultati pochissimi. E’ vero.Tutto quello che rappresenta il passato, nella mente dei ricordi e’ sempre meglio del futuro. Chiedo scusa per i non Meazza, Piola, Boniperti di oggi. Forse tra 50 anni, chissa’…
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