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Milano, intervista al console generale della Tunisia Khalil Jendoubi e al presidente Agis Italia Rossana Rodà

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MILANO – Abbiamo il piacere di intervistare il Console Generale della Tunisia a Milano, Khalil Jendoubi, e la Presidente Agis Italia Rossana Rodà. 

Chiediamo al Console Generale la situazione in Tunisia, paese che sta attraversando un periodo di transizione.

K. J.: Le decisioni adottate dal Capo dello Stato sono sono state appoggiate massicciamente dai cittadini tunisini. Il Presidente Kais Saied sta lavorando prr migliorare le condizioni di vita dei cittadini, attraverso il rilancio dell’economia.

Presidente Rodà, lei è considerata un’amica in Tunisia, una persona di fiducia molto stimata, cosa sta cambiando?

R. R.: “E’ un momento particolare per il Paese, è in corso un processo di trasformazione migliorativo sia economicamente che socialmente. È un Paese che possiede tante risorse, ha una posizione strategica, pensi a tutti gli italiani che scelgono la Tunisia non solo per i rapporti commerciali ma anche per vivere, si trasferiscono intere famiglie italiane. Abbiamo in essere un programma di sviluppo economico e di attività sociali per l’anno in corso, ma cooperiamo solo con partner seri. La Tunisia sta cambiando, è un Paese più attento alle esigenze dei suoi cittadini in primis il lavoro, la formazione in loco di risorse umane. Io ho percepito un forte cambiamento, ci sono nuove opportunità, ho visto una nuova Tunisia”.

Presidente Rodà, può anticipare la prima iniziativa che si terrà in Tunisia?

R. R.: “Sarà presentato a breve un programma di lavoro in cooperazione con organizzazioni locali.
L’idea di sottoporre all ‘attenzione dei Governi un progetto di cooperazione per la costituzione di una Banca Centrale al fine di cooperare e valutare insieme la disponibilità di ogni Stato ad aderire alle iniziative primarie che sono :creazione di un sistema sanitario e assistenza alla popolazione, costruzione di alloggi socialiper la popolazione, costruzione di infrastrutture di interesse strategico. La Tunisia come anche molti altri Stati, ha subito promesse non mantenute anche se negli ultimi tempi l’attenzione dell’Europa sembra cresciuta :condono del debito parziale, iniziative umanitarie, il volontariato e la cooperazione. Tutti operano per buonismo? Per moda? Cattiva coscienza o missione?
Nulla di concreto è stato fatto, una riflessione è doverosa”.

Signor Console Generale, si legge dalle ultime note una lotta alla corruzione da parte del Presidente Kais Saied.

K. J.: “Il 14 dicembre 2021 il Capo dello Stato ha annunciato una road map in 4 tappe sull’arco di un anno che si basa su di un approccio inclusivo:
– nuove riforme costituzionali e politiche; – l’istituzione di una Commissione di esperti in Diritto Costituzionale; – l’organizzazione di elezioni legislative libere e trasparenti; – l’organizzazione di un referendum il 25 luglio prossimo.

Presidente Rodà, in questo processo di cambiamento il tema dei diritti umani spesso menzionato dai colleghi di altre testate internazionali viene messo in secondo piano?

R.R.: “Resta fermo l’impegno della Tunisia a garantire i diritti umani, rispettando le libertà , infatti stiamo lavorando per realizzare progetti che garantiscano uguaglianza economica – sociale nel Paese.
Per compiere questi importanti passi, la Tunisia ha bisogno del sostegno di tutti i suoi amici partner sia dal punto di vista politico che economico e affrontare così le sfide interne che quelle regionali quali migrazione e minacce terroristiche”.

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