La storia di solidarietà della Moldavia che ospita i profughi ucraini

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Appena 2,6 milioni di abitanti, il Pil pro capite più basso in Europa e una difficile situazione che riguarda la regione separatista filorussa, la Transnistria. Nonostante le difficoltà e il quadro socio-politico, la Moldavia sta partecipando all’accoglienza dei profughi ucraini.

Quasi 30.000 ucraini erano già arrivati in Moldavia la mattina del 26 febbraio, due giorni dopo l’inizio dell’invasione russa. Ventiquattro ore dopo, questa cifra era salita a quasi 70.000, facendo intendere un futuro afflusso massiccio di ucraini in questo paese di tre milioni di abitanti. Il primo problema: dove ospitarli? Il centro fieristico non può ospitare più di 500 persone.

La mobilitazione dei cittadini moldavi è stata repentina: decine di loro hanno dimostrato solidarietà consegnando ai volontari presso il Centro fieristico i propri numeri di telefono con l’indicazione del numero di persone che potevano ospitare nelle loro case. I volontari poi trascrivono queste informazioni su fogli A4 e li attaccano a un muro, che si sta riempiendo rapidamente di questi annunci. Le offerte si moltiplicano anche sui social network.

Quanti abitanti avrà in più la capitale moldava nei prossimi mesi? Oggi ne conta circa 700.000, ma il flusso di auto con targhe “UA” che arrivano dai posti di frontiera nel nord e nel sud del paese è ininterrotto.

I passaggi in pullman sono stati organizzati come gesto di solidarietà con la popolazione moldava dai governi di entrambi i paesi e con il sostegno dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, e dell’OIM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Dal 10 marzo partono da Palanca fino a tre convogli al giorno, e continueranno a partire finché sarà necessario, per ridurre la pressione al confine della Moldavia e per proteggere donne, bambini e altre persone da rischi quali il traffico di esseri umani e la violenza di genere.

“La Romania sta aiutando la Moldavia a trasferire i rifugiati nel suo territorio” spiega Roland Schilling, Rappresentante dell’UNHCR per l’Europa Centrale. “È un intervento urgente e necessario, perché la Moldavia ha già visto un afflusso di 300.000 persone, delle quali 110.000 rimarranno qui. È un carico enorme per un paese piccolo come la Moldavia, con risorse limitate”.

Il personale dell’UNHCR e dell’OIM è a disposizione per tutto il viaggio, offrendo consulenza a chi cerca di decidere cosa fare dopo e dando informazioni su vari temi, da come reperire i medicinali a come prenotare biglietti di viaggio gratuiti a dove trovare SIM card.

“Questo è il primo convoglio di oggi che porta in Romania le persone dal confine tra Moldavia e Ucraina” dice Batyr Sapbyiev, responsabile della protezione dell’UNHCR Romania, che viaggia su uno dei pullman. “È molto importante, perché aiuta a decongestionare la situazione. La Moldavia è molto affollata e la sua capacità di accoglienza è stata superata. In Romania verranno erogati dei servizi e le persone sceglieranno se rimanere o proseguire verso altri paesi”. (Fonte: unhcr.org)

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