(ph: Seneline/Shutterstock) KIEV – Mentre continua l’avanzata lenta ma costante dei russi nel Donbass, Kiev rivendica a sua volta le difficoltà dell’esercito nemico. Per l’intelligence militare britannica, la proposta di sbloccare il grano ucraino in cambio dell’alleggerimento delle sanzioni mostra che il regime di Mosca è sotto pressione.
Intanto, il presidente russo Putin apre al dialogo con Kiev. Nella stessa telefonata con Macron e Scholz lo Zar ha detto che è pronto a facilitare soluzioni per l’esportazione senza ostacoli del grano, incluso quello ucraino, dai porti sul Mar Nero, infestato da mine e presidiato da navi e sottomarini russi.
L’Ue sta valutando di lanciare una missione per scortare le navi di grano: la possibilità sarà esaminata nel vertice di lunedì a Bruxelles.
“Lavoriamo tutti i giorni per rafforzare la nostra difesa, a partire dalla fornitura armi. Naturalmente molto dipende dai nostri partner, da quanto sono pronti a fornire all’Ucraina tutto il necessario per difendere la libertà. E io mi aspetto buone notizie a riguardo già la prossima settimana”, annuncia Zelensky su Telegram.
“Finora ci sono stati dati così tanti missili Harpoon che possiamo affondare l’intera flotta (russa, ndr) del mar Nero”. A dichiararlo il portavoce dell’amministrazione militare di Odessa Sergey Bratchuk citato dall’agenzia Unian. Nei giorni scorsi il ministero della Difesa ucraino aveva annunciato l’arrivo dei missili anti nave Harpoon forniti da Danimarca, Regno Unito e Olanda e obici semoventi M109 da 155 mm.
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