Ieri migliaia di sostenitori dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro hanno preso d’assalto i palazzi delle istituzioni a Brasilia. Le immagini ricordavano quelle dell’assalto al Campidoglio negli Stati Uniti, avvenuto esattamente due anni fa. La folla è riuscita a fare irruzione in Parlamento sfondando i cordoni di sicurezza e devastando gli arredi.
I rivoltosi hanno attaccato anche il palazzo presidenziale e la sede del Tribunale federale che si trovano a due passi. Dopo diverse ore la polizia ha ripreso il controllo della situazione, effettuando centinaia di arresti.
Bolsonaro ha condannato gli attacchi, parlando di azioni “illegali”. Un atto di “golpe”, secondo il ministro della Giustizia. Lula ha visitato i luoghi dell’attentato e parla di “vandali fascisti”. La Corte Suprema rimuove il governatore di Brasilia: “Escalation solo con il consenso delle autorità competenti”. Il giudice ordina alle piattaforme di social media Facebook, Twitter e TikTok di bloccare la propaganda del colpo di stato.
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