Le tensioni tra Teheran e Tel Aviv si intensificano, con Teheran che minaccia una possibile escalation, affermando che colpiranno Haifa. Nel frattempo, l’esercito israeliano prevede che la campagna militare nella Striscia di Gaza potrebbe durare mesi. Si segnalano missioni segrete alla ricerca di prigionieri detenuti dai jihadisti, mentre ad Ashkelon si suona l’allarme per i lanci di razzi.
Secondo i palestinesi, i raid della scorsa notte hanno causato 60 morti. Nel contesto, un terzo convoglio di aiuti entra nella Striscia di Gaza dall’Egitto. Inoltre, i ministri degli Esteri dell’Unione Europea si riuniscono per discutere dell’appello dell’ONU per una “pausa umanitaria”.
Mentre l’Italia lavora per il dialogo e cerca di evitare l’aggravarsi del conflitto, oggi sono attesi i premier olandese Rutte e greco Mitsotakis a Tel Aviv, mentre domani è prevista la visita del presidente francese Macron. Nel frattempo, il ministro della Difesa Crosetto è in visita in Libano, e la Cina esprime preoccupazione per i rischi di escalation.
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