Prosegue l’escalation di violenze nel sud della Striscia di Gaza, mettendo a repentaglio le possibilità di una tregua. Israele, secondo la Nbc, ha concordato la creazione di ‘safe zone’ più estese rispetto agli accordi iniziali. Nel frattempo, avanza lo sgombero di Khan Younis, con il trasferimento dei residenti a Rafah, al confine con l’Egitto.
Gli Stati Uniti esortano Netanyahu a proteggere i civili palestinesi e prevenire violenze dei coloni in Cisgiordania. Il leader israeliano persiste nel considerare gli accordi di Oslo un errore e respinge la possibilità di un controllo dell’Anp su Gaza dopo la sconfitta di Hamas. La questione degli ostaggi intensifica la complessità del conflitto, con Hamas che sostiene di avere solo uomini e soldati, mentre Israele afferma che vi siano ancora donne e bambini coinvolti.
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