Israele accetta ‘safe zone’ più ampie nel sud della Striscia di Gaza

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La situazione nel sud della Striscia di Gaza continua ad essere tesa, con scarsi segnali di una possibile tregua. Secondo la Nbc, Israele ha concordato di designare ‘safe zone’ più estese rispetto a quanto inizialmente previsto. Parallelamente, sta avvenendo lo sgombero di Khan Younis, con i residenti diretti verso Rafah, al confine con l’Egitto.

Gli Stati Uniti hanno rivolto un appello a Benjamin Netanyahu, leader di Israele, esortandolo a proteggere i civili palestinesi e prevenire atti di violenza da parte dei coloni in Cisgiordania. Netanyahu, tuttavia, persiste nella sua opinione, dichiarando che gli accordi di Oslo furono un “errore terribile” e che l’Autorità Nazionale Palestinese non sarà in grado di assumere il controllo su Gaza una volta sconfitto Hamas.

La complessità della situazione si riflette anche nella questione degli ostaggi: Hamas sostiene di detenere solo uomini e soldati, mentre Israele afferma che vi siano ancora donne e bambini tra gli ostaggi. La situazione rimane fluida, con una netta mancanza di prospettive per una soluzione pacifica nel breve termine.

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