Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha sostenuto in conferenza stampa a Tel Aviv che la guerra contro Hamas “continuerà su tutti i fronti fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi”. La dichiarazione arriva dopo il rifiuto della proposta di normalizzazione con l’Arabia Saudita, avanzata dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, in cambio di un “percorso” per la formazione di uno Stato palestinese.
Gli Stati Uniti stanno lavorando a una nuova proposta per il controllo di Gaza da parte dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) dopo il conflitto. Nel frattempo, nuovi raid israeliani su Gaza sono stati segnalati, con i media arabi che riportano almeno 20 vittime in un bombardamento a Rafah, nel sud della Striscia.
La situazione si complica ulteriormente con un nuovo attacco missilistico degli Stati Uniti durante la notte contro obiettivi Houthi nello Yemen. I ribelli, sostenuti dall’Iran, promettono di continuare a colpire le navi nel Mar Rosso. Nel contesto, Teheran giustifica un attacco in Pakistan, affermando che si è trattato di un’operazione contro un gruppo terroristico iraniano.
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