ROMA – Durante un’intervista concessa a Klaus Davi nel suo web talk YouTube ‘KlausCondicio’, Maurizio Gasparri, attuale capogruppo di Forza Italia al Senato, ha espresso un parere deciso sulla vicenda Decaro, paragonandola addirittura alla famigerata Trattativa Stato-Mafia.
Secondo Gasparri, la vicenda Decaro supera in gravità persino la Trattativa Stato-Mafia, poiché quest’ultima è stata giudicata dalla Cassazione che ha dimostrato l’assenza di una trattativa effettiva e ha portato all’assoluzione di Mori, De Donno e Subranni. Mori, ha sottolineato Gasparri, agiva come investigatore, cercando informazioni per smantellare le cosche, il che alla fine portò all’arresto di Riina.
Il politico ha poi criticato il comportamento di Decaro, sottolineando che anziché recarsi in procura per denunciare le minacce ricevute, ha preferito rivolgersi alla sorella di un boss mafioso. Gasparri ha evidenziato l’anomalia di questa scelta, chiedendo perché Decaro non abbia contattato altre persone per segnalare le minacce.
Infine, Gasparri ha fatto riferimento al noto attivista Don Ciotti, suggerendo che se le parti fossero state invertite, la reazione sarebbe stata diversa, con possibili “scomuniche” anziché “assoluzioni”.
Le sue parole gettano ulteriore luce sulla complessità della vicenda Decaro e sollevano interrogativi sulla gestione della situazione da parte delle autorità coinvolte.
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