Escalation in Medio Oriente. Secondo il portavoce della Commissione per la sicurezza nazionale del Parlamento, Abolfazl Amouei, “i sionisti farebbero meglio a comportarsi razionalmente, perché se dovessero intraprendere un’azione militare contro Teheran in risposta all’attacco dell’Iran contro Israele, siamo pronti a usare un’arma che non abbiamo mai usato prima”.
Il premier israeliano Netanyahu: “C’e’ l’Iran dietro Hamas, dietro Hezbollah, dietro gli altri, ma siamo determinati a vincere lì e a difenderci in tutte le arene. Gli obiettivi sono tre: eliminare Hamas, riavere i rapiti e garantirci che Gaza non costituisca più una minaccia per Israele”. Il governo della Giordania preoccupato per un nuovo scontro Iran-Israele: “Non vogliamo diventare un terreno di guerra, Netanyahu non alimenti l’escalation”. Usa starebbero studiando sanzioni verso l’Iran.
Intanto il ministro dell Difesa Guido Crosetto a Sky TG24 esprime le preoccupazioni del governo italiano sul rischio di una ulteriore escalation nello scontro tra Iran e Stato ebraico: “Ci sarà una reazione di Israele, ma mi auguro sia contenuta”, dice. “Siamo a quelle che potremmo chiamare ancora scaramucce, anche se quello che è stato l’attacco iraniano, che è il primo nella Storia del complicato rapporto tra Israele e Iran di una tale portata, è stato un attacco che in qualunque altra nazione al mondo avrebbe avuto un effetto disastroso”. Poi aggiunge: “Israele teme lo sviluppo della bomba atomica da parte dell’Iran”, ma spero che non si arrivi ad attaccare i siti per l’arricchimento dell’uranio nel Paese.
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