Papa Francesco a Venezia: carceri sovraffollate sono un problema

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VENEZIA – Il Pontefice ha fatto il suo atteso arrivo a Venezia in una visita carica di significato e simbolismo. L’arrivo è stato annunciato con fervore e attesa, con l’elicottero papale che ha preso il volo dal Vaticano, atterrando con grazia nel cortile del carcere femminile della Giudecca, intorno alle 8 del mattino.

La sua prima tappa è stata al carcere femminile, un gesto che sottolinea l’importanza della redenzione e della compassione nella sua missione. Qui, il Santo Padre ha avuto l’occasione di incontrare e confortare le detenute, portando parole di speranza e rinnovamento. La sua presenza ha sicuramente portato conforto e gioia a coloro che sono in un momento di difficoltà e isolamento.

Successivamente, Papa Francesco si è recato davanti alla Basilica della Salute per un incontro speciale con i giovani della città. Questo momento di dialogo e ascolto ha offerto ai giovani l’opportunità di condividere le proprie speranze, preoccupazioni e aspirazioni con il pontefice, il quale ha risposto con saggezza e compassione.

Ma la visita del Papa non si è limitata solo agli incontri umani. Ha anche dedicato del tempo per immergersi nell’arte e nella cultura veneziana, visitando il padiglione della Santa Sede alla Biennale. Il padiglione, intitolato “Con i miei occhi”, ha offerto al Papa l’opportunità di esplorare il potere trasformativo dell’arte e di riflettere sulla bellezza e sulla complessità del mondo che ci circonda.

Infine, la visita si concluderà con un momento di profonda spiritualità: la Messa a San Marco. Questo antico e sacro luogo sarà il palcoscenico finale della visita del Papa, dove offrirà le sue preghiere e benedizioni alla città di Venezia e a tutti coloro che vi risiedono.

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