Stallo nei colloqui di pace al Cairo: Netanyahu propone sospensione dei combattimenti in cambio di ostaggi

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I colloqui sulla tregua al Cairo sono giunti a una pausa senza alcun progresso tangibile finora. Secondo i media egiziani, una delegazione di Hamas tornerà martedì in Egitto per riprendere i negoziati. Nel frattempo, il primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che Israele è disposto a sospendere i combattimenti a Gaza in cambio della liberazione degli ostaggi. Tuttavia, ha chiarito che Tel Aviv non può accettare le richieste di Hamas per la fine definitiva della guerra e il ritiro delle forze da Gaza, lasciando il gruppo al potere. D’altra parte, i miliziani di Hamas, in cambio degli ostaggi, vogliono una dichiarazione esplicita sulla fine delle ostilità nella Striscia di Gaza.

Nel frattempo, il governo israeliano ha deciso di bloccare le operazioni di Al Jazeera sul suo territorio. Il ministro delle Comunicazioni israeliano, Shlomo Karhi, ha ordinato la chiusura degli uffici del canale, la confisca delle attrezzature, compresi i cellulari, e il blocco dell’accesso al suo sito web.

La situazione è ulteriormente complicata dall’escalation delle tensioni con Hezbollah. Dopo la morte di tre civili a seguito di un attacco israeliano nel sud del Libano, Hezbollah ha lanciato “decine” di razzi nel nord di Israele. Le forze armate israeliane hanno confermato la morte di tre soldati in un attacco lanciato da Hamas contro Kerem Shalom, al confine con Gaza e poco distante da Rafah.

La scorsa settimana, l’amministrazione Biden ha bloccato una spedizione di munizioni USA in Israele, sollevando serie preoccupazioni nel governo israeliano. Si tratta della prima volta da ottobre che viene bloccato un trasferimento di armi statunitensi in Israele.

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