RAFAH – Tank israeliani hanno preso posizione al centro di Rafah, con l’esercito che dichiara di condurre “azioni mirate nel Corridoio Filadelfia contro obiettivi terroristici,” cercando di evitare danni a civili non coinvolti. Tuttavia, cresce la tensione attorno a un presunto raid sulle tende degli sfollati a ovest della città, che ha portato alla morte di almeno sette persone, secondo fonti palestinesi. Hamas sostiene che le vittime siano venti, ma Israele ha smentito tali affermazioni.
Gli Stati Uniti hanno espresso profondo rammarico per i raid israeliani a Rafah e hanno esortato Israele a rispettare i diritti umanitari. Parallelamente, Israele ha consegnato ai mediatori di Egitto, Qatar e Stati Uniti una proposta “ufficiale scritta e aggiornata” per un possibile accordo sul rilascio degli ostaggi.
L’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha comunicato che nelle ultime tre settimane circa un milione di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case. Nel frattempo, l’Unione Europea rimane divisa sulle possibili sanzioni contro Israele, riflettendo la complessità e le diverse opinioni all’interno del blocco su come affrontare la situazione.
La situazione a Rafah continua a essere monitorata con grande preoccupazione dalla comunità internazionale, mentre gli sforzi diplomatici per trovare una soluzione al conflitto proseguono tra molte difficoltà.
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