(Shag 7799/Shutterstock) MOSCA – Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che l’utilizzo di missili a lungo raggio forniti dall’Occidente da parte dell’Ucraina per colpire la Russia sarà interpretato come un atto di guerra da parte dei Paesi della NATO. “Se ciò accadrà, significherà che i Paesi NATO sono in guerra con la Russia, e Mosca prenderà le decisioni appropriate”, ha dichiarato Putin, alimentando ulteriormente la tensione tra Mosca e l’Occidente.
Nel frattempo, l’esercito russo ha lanciato una controffensiva nella regione di Kursk, al confine con l’Ucraina. Il Ministero della Difesa russo ha comunicato che le forze di Mosca stanno avanzando e che negli ultimi due giorni sono state riconquistate dieci località. La controffensiva arriva in risposta all’offensiva su larga scala lanciata dalle forze ucraine all’inizio di agosto, che aveva sorpreso le truppe russe nella regione.
Parallelamente, nella regione del Donetsk, l’Ucraina ha denunciato un attacco russo contro veicoli della Croce Rossa Internazionale in missione umanitaria. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio su X (ex Twitter), ha condannato l’attacco definendolo “un altro crimine di guerra”. Secondo Zelensky, l’attacco ha causato la morte di tre persone, mentre altre due sono rimaste ferite e stanno ricevendo cure mediche.
La situazione rimane estremamente tesa, con continui scontri e azioni militari che aumentano il rischio di un’escalation più ampia nel conflitto.
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