I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato il lancio di missili contro Israele, segnando una nuova e grave escalation nel conflitto regionale. Yahya Saree, portavoce del movimento, ha dichiarato che i missili balistici ipersonici hanno colpito “due obiettivi militari specifici e sensibili” nell’area occupata di Giaffa, vicino a Tel Aviv. Israele, da parte sua, ha affermato di aver intercettato l’attacco e ha risposto con raid aerei su porti e infrastrutture energetiche nello Yemen, causando almeno nove vittime.
Reazioni internazionali
L’Iran, storico alleato degli Houthi, ha condannato gli attacchi israeliani definendoli una “flagrante violazione” del diritto internazionale. Questo episodio rischia di inasprire ulteriormente le tensioni già elevate nella regione, con ripercussioni sia sullo Yemen, devastato da anni di guerra civile, sia sul conflitto israelo-palestinese.
Trattative per la pace a Gaza
Nel frattempo, continuano i colloqui per un possibile accordo tra Israele e Hamas, volto a ottenere una tregua nella Striscia di Gaza. Secondo fonti palestinesi, si starebbe negoziando il rilascio di 34 ostaggi israeliani in cambio della liberazione di prigionieri palestinesi detenuti in Israele. Inoltre, Israele avrebbe accettato di aumentare il flusso di aiuti umanitari verso Gaza e di ritirare le proprie truppe dalle aree più densamente popolate. Una fonte israeliana ha confermato che Hamas sta mostrando una certa flessibilità, ma non è ancora chiaro se si arriverà a un accordo definitivo.
Al-Jolani: un appello dalla Siria
A margine di questi eventi, Abu Mohammad al-Jolani, leader siriano in pectore e capo di Hayat Tahrir al-Sham (HTS), ha rilasciato un’intervista alla BBC in cui ha dichiarato che la Siria è “sfinta dalla guerra”. Al-Jolani ha chiesto la revoca delle sanzioni occidentali, sostenendo che il suo movimento non rappresenta più una minaccia per l’Occidente.
Una regione in fiamme
Questi sviluppi evidenziano come il Medio Oriente resti un epicentro di conflitti incrociati, con crisi locali che si intrecciano a tensioni geopolitiche globali. La comunità internazionale segue con attenzione l’evoluzione della situazione, mentre aumentano i timori di una possibile escalation su più fronti.
Leave a Reply