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Operazione “Muro di Ferro” in Cisgiordania: escalation di tensioni

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Prosegue in Cisgiordania l’operazione denominata “Muro di ferro”, lanciata dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu contro quello che definisce “l’asse iraniano”. Secondo un comunicato congiunto diffuso questa mattina dall’esercito israeliano (Idf) e dall’agenzia di sicurezza interna (Isa), le forze di sicurezza israeliane hanno “colpito oltre 10 terroristi” durante un’operazione antiterrorismo a Jenin iniziata ieri.

Nel frattempo, Hamas ha lanciato un appello alla mobilitazione, intensificando ulteriormente le tensioni. Segnalazioni riferiscono che coloni israeliani hanno compiuto attacchi contro villaggi palestinesi, aggravando la già precaria situazione sul terreno.

Le parole di una ex ostaggio liberata a Gaza

In questo contesto di conflitto, emergono storie di speranza e resilienza. Romi Gonen, una delle ostaggio recentemente liberate da Gaza nell’ambito di un accordo tra Israele e Hamas, ha condiviso un messaggio su Instagram: “C’è vita dopo la morte”. La giovane ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto, ricordando però che altri 94 ostaggi rimangono nelle mani di Hamas a Gaza, sperando in un salvataggio. La notizia è stata riportata dal Times of Israel.

Incontro tra Zelensky e Herzog

Sul fronte diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il presidente israeliano Yitzhak Herzog. L’incontro, come annunciato dallo stesso Zelensky su Telegram, si è concentrato su “importanti questioni di cooperazione ucraino-israeliane”. Questo dialogo potrebbe rappresentare un passo significativo per rafforzare le relazioni bilaterali in un momento di crescente complessità internazionale.

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