(Kutsenko Volodymyr/Shutterstock) KIEV – La guerra in Ucraina vive giorni cruciali tra l’intensificarsi dell’avanzata russa, le dichiarazioni di Donald Trump e la possibilità di una tregua proposta da Vladimir Putin.
L’avanzata russa e la sospensione dell’intelligence USA
Secondo un’inchiesta del Time, la decisione degli Stati Uniti di sospendere il flusso di intelligence militare all’Ucraina questa settimana avrebbe favorito l’avanzata russa lungo una parte critica del fronte, in particolare nella regione di Kursk. Questa situazione avrebbe avuto un impatto significativo, con pesanti perdite tra i soldati ucraini negli ultimi giorni.
Trump: “Credo a Putin, l’Europa non sa come fermare la guerra”
Dal fronte politico internazionale, l’ex presidente USA Donald Trump è tornato a parlare della guerra, con un messaggio sul suo social Truth in cui si è detto più incline a fidarsi di Putin che dell’Ucraina.
“Trovo più difficile trattare con l’Ucraina che con la Russia, e l’Ucraina non ha le carte. L’Europa non sa come mettere fine alla guerra, io penso di sapere come fare”, ha dichiarato Trump.
L’ex presidente ha inoltre proposto una soluzione drastica:
“Sto considerando ampie sanzioni bancarie, sanzioni e dazi alla Russia fino a quando un cessate il fuoco e un accordo finale sulla pace non saranno raggiunti”.
Putin apre alla tregua, ma con condizioni
Nel frattempo, secondo Bloomberg, Vladimir Putin sarebbe disposto a valutare una tregua temporanea in Ucraina, ma solo a condizione che si facciano progressi verso un accordo di pace definitivo.
Fonti vicine al Cremlino affermano che per cessare le ostilità, Mosca vorrebbe un’intesa chiara sui principi quadro dell’accordo finale, che finora è rimasto un punto critico nei negoziati.
Attacco russo a Dobropillia: 11 morti e 47 feriti
Mentre le trattative diplomatiche restano incerte, sul campo il conflitto continua con gravi perdite civili. È salito a 47 il numero dei feriti nell’attacco russo che ha colpito Dobropillia, nella regione di Donetsk. Il governatore ucraino Vadym Filashkin ha confermato su Telegram che 11 persone sono morte, tra cui sette bambini.
“Sette feriti sono stati ricoverati a Dobropillia, mentre tre in gravi condizioni sono stati evacuati a Dnipro”, ha dichiarato il governatore.
L’attacco conferma l’intensificarsi dei bombardamenti russi nelle ultime settimane, rendendo ancora più complicata la possibilità di una tregua a breve termine.
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