Cuore umano dimenticato a bordo aereo

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SEATTLE – Una storia di incredibile negligenza. Un cuore umano dimenticato su un volo della Southwest Airlines, arrivato a Seattle dalla California, dove era stato trattato per poter essere usato in futuro. Per questa ragione, è dovuto tornare indietro tre ore dopo il decollo, dopo avere percorso 950 chilometri su un percorso di oltre 2.500. La vicenda di incuria, risale alla scorsa domenica, quando l’organo umano era stato inviato tramite corriere per essere spedito a Seattle.

I passeggeri a bordo tra i quali si è diffusa una crescente apprensione, hanno raccontato di essere rimasti sconvolti una volta saputa la notizia, e uno di loro, Andrew Gottschalk, un medico, ha definito l’accaduto «una storia agghiacciante di negligenza». Il cuore, che non era diretto a un paziente specifico, è stato poi portato in un centro per donatori, che ha detto di averlo ricevuto in tempo per poterlo trattare.

Di fatti anomali, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sui voli di linea ne accadono a bizzeffe. Questo però è il primo del genere. Ma come è stato possibile un incidente del genere? In effetti, cosa sia esattamente accaduto non è ancora chiaro e i dettagli sono ancora tutti da ricostruire. Si sa che l’organo proveniva da un centro di Sacramento in California dove era stato appositamente ‘trattato’ per essere utilizzato in un immediato futuro.

Quindi, probabilmente, nessuno è mai stato in pericolo la vita. Comunque, per gli esperti, indipendentemente dall’uso e dalla destinazione del cuore, l’anomalo incidente è stato indice di una grave condotta negligente. Di certo, nella macchina organizzativa qualcosa non ha funzionato. Il problema era che non dovevano trascorrere più di 4-6 ore dal momento dell’invio a quello dell’arrivo alla nuova destinazione. Southwest non ha fornito dettagli aggiuntivi.

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