LONDRA – Si chiamava Usman Khan l’attentatore che ieri sul London Bridge ha accoltellato i passanti uccidendone due e ferendone altri tre, prima di essere a sua volta ucciso dalla polizia. Khan era stato rilasciato in libertà vigilata l’anno scorso, dopo aver scontato sei anni per reati di terrorismo. Khan era stato condannato nel 2012 e rilasciato a dicembre 2018 “su licenza”, il che significa che avrebbe dovuto soddisfare determinate condizioni o sarebbe tornato in carcere.
di PIERO CHIMENTI – Scotland Yard ha isolato l’area di London Bridge dove Khan, fermato dalla polizia, ha accoltellato otto persone. Una vittima, quattro i feriti non in gravi condizioni, l’attentatore è stato ucciso.
Diversi testimoni hanno dichiarato di aver sentito colpi di pistola. La zona in passato è stata sfortunata protagonista di attacchi jihadisti.
Khan ha avuto una colluttazione con persone in abiti civili prima di essere neutralizzato della polizia, intervenuta pochi minuti dopo l’allarme scattato alle 14 ora locale circa, le 15 in Italia. Lo mostrano le immagini di un video rimbalzato sui media britannici, dove si vede un uomo per terra, presumibilmente l’aggressore, e alcune persone che sembrano essere passanti in lotta con lui.
Intanto il primo ministro britannico Boris Johnson è tornato a Londra per seguire da Downing Street gli sviluppi dell’attacco di London Bridge. Lo riferisce la Bbc.
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