(ph Governo.it) ROMA – Prende ufficialmente il via il G20 a Roma. Al suo arrivo nella Capitale ieri, il presidente Usa Joe Biden ha incontrato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il premier Mario Draghi. Il G20 confermerà l’intenzione di limitare il global warming a 1,5 gradi ma eviterà di indicare impegni stringenti. E’ quanto trapela da una bozza del comunicato finale riportata da Reuters sul sito e confermata da fonti Ue.
“Rimaniamo impegnati nell’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5” con “azioni significative ed efficaci” dei Paesi. Non si menziona però, come nella bozza precedente, la necessità di “azioni immediate” e non c’è un riferimento all’obiettivo di emissioni zero entro il 2050 salvo un generico “entro la metà del secolo”. Ma fonti di palazzo Chigi precisano: “Le bozze finora trapelate sono versioni preliminari: gli sherpa sono al lavoro e continueranno per tutta la notte la loro sessione”.
“Il multilateralismo è la migliore risposta ai problemi che vediamo oggi. In molti sensi è l’unica risposta possibile, dalla pandemia, al clima, alle tassazioni. Non è una opzione. Dobbiamo superare le nostre differenze e ritrovare lo spirito di questo consesso”. Lo ha detto il premier Mario Draghi aprendo il G20 di Roma, con un discorso in occasione del primo panel, ‘Global Economy and Global Health’.
“Possiamo finalmente guardare al futuro con ottimismo”. E’ bello vedervi, dopo che la comunità globale ha affrontato la pandemia, il covid ci ha diviso, e poi anche “il protezionismo e il nazionalismo”. “Stiamo costruendo un nuovo modello economico e il mondo sarà migliore”, ha detto ancora il premier nel discorso di apertura.
“A circa due anni dall’inizio della pandemia – ha continuato Draghi -, possiamo finalmente guardare al futuro con più ottimismo. Campagne vaccinali di successo e azioni coordinate da parte dei governi e delle banche centrali hanno permesso la ripresa dell’economia globale. Molti dei nostri Paesi hanno lanciato dei piani di ripresa per dare impulso alla crescita, ridurre le diseguaglianze, promuovere la sostenibilità”.
“Come presidenza del G20, l’Italia ha lavorato per promuovere una ripresa più equa. Il Global Health Summit di Roma ha visto Paesi e aziende impegnarsi generosamente per fornire vaccini ai Paesi più poveri: dobbiamo essere sicuri di onorare le promesse. Abbiamo raggiunto un accordo storico per un sistema di tassazione internazionale più equo ed efficace. Abbiamo supervisionato l’allocazione di 650 miliardi di dollari come nuovi Diritti Speciali di Prelievo e abbiamo promosso la possibilità di redistribuirli ai Paesi che ne hanno più bisogno”. “Dalla pandemia – spiega il premier -, al cambiamento climatico, a una tassazione giusta ed equa, fare tutto da soli, semplicemente, non è un’opzione possibile”. “I risultati” del G20 sulle tasse “ci ricordano con forza i risultati che possiamo raggiungere insieme. Ci devono incoraggiare ad essere altrettanto ambiziosi in tutte gli ambiti in cui lavoriamo insieme”.
Si preannuncia un G20 molto fitto di eventi e di incontri tra leader. Alle 10, alla Nuvola dell’Eur, il summit centrale del summit, con l’arrivo dei leader accolti da Draghi, incentrato sui temi della lotta alla pandemia e soprattutto dei cambiamenti climatici, nodo centrale da sciogliere. Alle 11.45 i lavori entreranno nel vivo con la prima sessione su ‘Economia e salute globale’.
Dopo l’intervallo di colazione, alle 15 è in programma l’evento a margine ‘Sostenere le Pmi e le imprese femminili per crescere meglio’. Speaker d’eccezione la regina Maxima dei Paesi Bassi, avvocato speciale del segretario generale della Nazioni Unite per il finanziamento inclusivo per lo sviluppo (Unsgsa). Al termine della prima giornata, appuntamento con la cultura per i capi di Stato e di governo che, a partire dalle 19.00, si godranno una blindatissima visita alle Terme di Diocleziano prima di spostarsi al Quirinale per la cena con il presidente Sergio Mattarella.
A margine della plenaria sono previsti incontri e bilaterali, tra cui quello del premier Draghi con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, e quello sull’Iran tra i presidenti Joe Biden, Emmanuel Macron, la cancelliera Angela Merkel e il premier Boris Johnson.
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