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di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO – Negli Stati Uniti le lotte contro i simboli sudisti continuano, ad essere preso di mira adesso è l’esploratore Cristoforo Colombo. Il Consiglio comunale di Los Angeles ha stabilito che la figura di Colombo non dovrà più essere elogiata, in quanto si festeggia un uomo che ha provocato il genocidio dei nativi.
Questa iniziativa è stata presa anche da Seattle, Albuquerque e Denver. Anche il Comune di New York sta valutando l’ipotesi di eliminare le statue dedicate a Colombo e i suoi festeggiamenti, nell’imbarazzo del sindaco Di Blasio, che ha fatto della sua italianità un vanto elettorale.
Così il Columbus Day, che si festeggia il 12 ottobre in tutto il continente americano, rischia di essere cancellato dal calendario. L’ idea sarebbe quella di sostituire la parata dedicata al navigatore italianocon quella dedicata agli indigeni, aborigeni e popoli nativi.
Immediata la protesta degli italo-americani, disposti a cambiare il giorno di festa pur di festeggiare il connazionale. Chrissie Castro, vice presidente della commissione dei nativi americani, ha appoggiato l’idea di abolire la parata per Colombo, dichiarando “Occorre smantellare le celebrazione di un genocidio sponsorizzate dallo Stato. Celebrare oggi o un altro giorno sarebbe un’ingiustizia”.
La Farnesina è intervenuta dichiarando che la scoperta dell’America resta comunque patrimonio dell’umanità, nonostante ogni dibattito.
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