(ph: Shutterstock/Drop of Light) KIEV – Un bombardamento russo ha colpito un centro commerciale a Kremenchuk, nell’Ucraina centrale. All’interno si trovavano circa mille civili e il bilancio dei morti continua a salire.
Secondo le prime ricostruzioni dell’esercito di Kiev, l’attacco è stato compiuto con due missili a lungo raggio Kh-22 sparati dalla regione russa di Kursk da bombardieri Tu-22M3, decollati dalla base di Shaykovka. L’obiettivo colpito non costituiva un “pericolo per l’esercito russo” e non aveva “nessun valore strategico”, ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo cui l’attacco ha preso deliberatamente di mira “il tentativo delle persone di vivere una vita normale, che fa arrabbiare così tanto gli occupanti”. Per il governatore Dmytro Lunin “è un altro crimine di guerra russo.
Mosca, dopo l’espulsione di 8 diplomatici greci come persone non gradite, ha minacciato la Lituania, rea di aver bloccato il transito delle merci della regione russa di Kaliningrad. A pronunciare le minacce è stato Dmitry Medvedev, che ha dichiarato: “La risposta della Russia al divieto di transito di merci nella regione di Kaliningrad sarà molto dura, una parte significativa di essa è di natura economica e capace di staccare l’ossigeno ai vicini baltici. “La Lituania si è inchinata ossequiosamente davanti ai benefattori americani decidendo di vietare il transito nella regione di Kaliningrand e ancora una volta ha mostrato atteggiamenti russofobi e stupidi”.
Intanto il presidente Zelensky ha chiesto ai leader dei Paesi del G7 aiuti per il rafforzamento dei sistemi di difesa aerea.
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