Turchia: vittime salgono a 26mila, salvato neonato di 2 mesi dopo 128 ore

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(EU Civil Protection and Humanitarian Aid) In Siria e Turchia è una lotta contro il tempo tra la vita e la morte. Un bambino di due mesi è stato estratto vivo dopo 128 ore sotto le macerie nella provincia di Hatay. Lo riferisce l’agenzia turca Anadolou, spiegando che i soccorsi sono avvenuti nel distretto di Iskenderun e il bambino è stato ricoverato in ospedale.

Intanto il numero delle vittime accertate è salito a 26mila, anche se, secondo l’Onu, il bilancio delle vittime potrebbe tragicamente “raddoppiare”. Ritrovati i corpi della famiglia italiana di origine siriana scomparsa.

Le operazioni di soccorso continuano senza sosta: 119 ore dopo le scosse, un ragazzo di 16 anni è stato estratto vivo dalle macerie di un edificio crollato nella città turca di Kahramanmaras. Gli Stati Uniti annunciano la temporanea sospensione di alcune sanzioni economiche al governo centrale di Damasco.

Il capo degli aiuti internazionali delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito il devastante terremoto che ha colpito la Turchia sud-orientale e la Siria nord-occidentale “il peggior disastro nella regione in 100 anni”.

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