(CC-BY-NC-SA 3.0 IT) Un importante passo avanti è stato compiuto nell’ambito delle politiche migratorie europee con un accordo raggiunto sul Regolamento Ue delle crisi migratorie. Questo risultato positivo è emerso durante un bilaterale di circa 45 minuti tra la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in occasione del vertice informale dei leader dell’Unione europea tenutosi a Granada, Spagna.
Il principale argomento di discussione tra i due capi di governo è stato la questione migratoria, e entrambi hanno espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta a Bruxelles sul Regolamento delle crisi migratorie. Questo accordo mira a migliorare l’accoglienza e le procedure per chi si trova sul territorio europeo.
Tuttavia, non è stata possibile una dichiarazione congiunta al termine del vertice di Granada, ma verrà emessa solo una “dichiarazione della presidenza” spagnola. Ciò è dovuto al disaccordo di diversi Stati membri, tra cui Polonia e Ungheria, riguardo alla natura del testo, che non è tale da bloccare una decisione a maggioranza qualificata.
La presidente Meloni ha sottolineato l’importanza di combattere le reti criminali dei trafficanti di migranti come obiettivo primario e ha evidenziato il consenso unanime per il lavoro fatto con la Tunisia, sottolineando la necessità di replicare tale approccio con altri Paesi del Nord Africa. Il cancelliere Scholz ha mostrato apprezzamento per la strategia italiana e l’impegno con la Tunisia.
Meloni e Scholz si sono dati appuntamento al vertice intergovernativo italo-tedesco che si terrà in Germania alla fine di novembre. Inoltre, Meloni ha sottolineato la necessità di destinare nuove risorse europee non solo al capitolo migratorio ma anche all’Africa, enfatizzando la costruzione di una partnership completamente diversa tra Europa e Africa.
La posizione contraria di Polonia e Ungheria alle nuove regole Ue sui migranti è stata discussa, con Meloni che ha spiegato che la percezione è diversa principalmente a causa delle differenze geografiche. Tuttavia, ha sottolineato che questa posizione non pregiudica il lavoro in corso. Scholz ha chiarito che il finanziamento pubblico tedesco per il salvataggio in mare dei migranti da parte delle Ong è stato approvato dal Bundestag e non dal governo federale, sottolineando che non ha avuto un ruolo diretto in questa decisione.
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