Le tensioni nel Medio Oriente raggiungono livelli critici, con l’Iran che minaccia un’escalation incontrollabile e Israele che avverte di colpire anche Teheran in risposta a un possibile attacco. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha convocato il suo gabinetto di guerra in risposta alla crescente tensione nella regione.
Le minacce e le contro-minacce tra Iran e Israele aumentano il timore di uno scontro militare imminente. L’Iran ha dichiarato che se dovesse essere attaccato, risponderà senza esitazione e potrebbe colpire la capitale iraniana, Teheran. Queste dichiarazioni hanno sollevato preoccupazioni su una possibile escalation incontrollabile del conflitto.
Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha tenuto una telefonata con i suoi alleati occidentali per discutere la situazione. Tra gli interlocutori c’era anche la leader italiana, Giorgia Meloni. La Casa Bianca ha annunciato il suo impegno a fornire un flusso continuo di aiuti umanitari a Gaza, sottolineando la necessità di assistere la popolazione colpita dalla recente escalation di violenza.
Il presidente Biden ha anche avuto una conversazione telefonica con il Papa, coinvolgendo il leader spirituale nella ricerca di una soluzione pacifica per la crisi.
Nel contesto della crisi in corso, ulteriori camion umanitari hanno attraversato il valico egiziano di Rafah, consegnando aiuti alla Striscia di Gaza. Questo rappresenta il secondo convoglio di aiuti in due giorni destinato al territorio palestinese, che ha subito notevoli danni durante l’attuale conflitto.
Nel frattempo, familiari degli ostaggi nelle mani di Hamas hanno tenuto una nuova manifestazione, chiedendo la liberazione dei loro cari. Antonio Tajani, parlamentare europeo, ha dichiarato che ci sono due ostaggi italo-israeliani e 19 italo-palestinesi attualmente bloccati a Gaza, sollevando ulteriori preoccupazioni per la sicurezza di queste persone in mezzo alla crescente instabilità nella regione.
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