Un nuovo e tragico bilancio emerge dai raid israeliani a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dall’agenzia palestinese Wafa, almeno 16 persone, di cui nove bambini, sono rimaste uccise in una serie di attacchi aerei e di artiglieria condotti durante la notte e all’alba di questa mattina.
Otto palestinesi, tra cui due donne e cinque bambini, hanno perso la vita in un raid che ha colpito due abitazioni, mentre altri cinque, di cui quattro bambini, sono morti in un altro attacco contro una casa nella parte orientale di Rafah. Durante la notte, altre tre persone sono rimaste uccise in un raid contro un’abitazione nel campo profughi di Shaboura.
Intanto, l’Iran è stato accusato da Israele di un recente attacco, considerato un’anteprima di ciò che il mondo potrebbe aspettarsi se il regime iraniano non venisse fermato. Il ministero degli Esteri israeliano ha pubblicato su X una foto che ritrae il Colosseo con sei missili in avvicinamento, sottolineando la necessità di designare le Guardie rivoluzionarie iraniane come organizzazione terroristica e di sanzionare il programma iraniano di missili balistici.
Tuttavia, fonti riferiscono che Israele non è coinvolta nelle notizie di esplosioni in Iraq. Allo stesso tempo, la Resistenza Islamica in Iraq ha annunciato di aver lanciato alcuni droni contro un obiettivo vitale a Eliat, nel sud di Israele, al confine tra Egitto e Giordania.
Negli Stati Uniti, la Camera dei Rappresentanti ha recentemente approvato un pacchetto di aiuti di 26,4 miliardi di dollari destinato a Israele. Questo provvedimento, il quarto votato dalla Camera, solleva ulteriori dibattiti e preoccupazioni riguardo alla situazione nella regione e al coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto.
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