(licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT) SAVELLETRI DI FASANO – Papa Francesco ha segnato una storica partecipazione alla seconda giornata del G7 in Puglia, la prima volta che un Pontefice prende parte a un summit del genere. Arrivato intorno alle 12, il Papa è stato accolto dalla premier Giorgia Meloni. Durante la giornata, ha avuto una serie di incontri bilaterali e ha partecipato alla sessione di lavoro dedicata all’Intelligenza Artificiale.
L’intervento del Papa
Nel suo discorso, Papa Francesco ha espresso la necessità di bandire l’utilizzo delle “armi letali autonome”. Ha sottolineato che nessuna macchina dovrebbe mai avere il potere di decidere se togliere la vita a un essere umano, ricordando che la tecnologia “non è neutrale” e deve essere guidata da principi etici. Le sue parole hanno enfatizzato l’importanza di mantenere il controllo umano sulle decisioni critiche, soprattutto in contesti di conflitto.
Dichiarazione finale del G7
In serata, i leader del G7 hanno adottato la dichiarazione finale del summit. Tra i punti salienti, vi è l’impegno a sostenere l’Ucraina “per tutto il tempo necessario” e a estendere “la portata delle sanzioni per colpire le imprese e le banche, anche in Cina, che stanno aiutando la Russia ad aggirare le sanzioni sui beni e le tecnologie usate nella produzione di armi”. La dichiarazione chiede anche che “Mosca fermi l’aggressione e paghi i danni”.
Focus sul Medio Oriente
Riguardo al Medio Oriente, il comunicato del G7 esprime “profonda preoccupazione per le conseguenze della popolazione civile per le operazioni di terra a Rafah” e per “la possibilità di un’offensiva militare su vasta scala che avrebbe ulteriori conseguenze disastrose per i civili”. Il G7 ha chiesto al governo di Israele di astenersi da tali offensive, sottolineando la necessità di proteggere i civili.
Primo giorno del vertice
La giornata precedente, il 13 giugno, è stata caratterizzata da uno scontro tra la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Nonostante le tensioni, è stata trovata un’intesa sugli asset russi, con l’annuncio di 50 miliardi di dollari di aiuti a Kiev. Inoltre, Washington e Kiev hanno firmato un accordo sulla sicurezza, consolidando ulteriormente il sostegno internazionale all’Ucraina.
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