(Pixabay) Fonti di intelligence occidentale hanno riferito nelle ultime ore della possibilità che l’Iran e Hezbollah possano scegliere “il giorno più triste del calendario ebraico” per rispondere alla recente serie di omicidi compiuti da Israele. Il “Tisha B’Av”, anniversario della “Distruzione del Tempio”, che quest’anno cade il 12 o 13 agosto, potrebbe essere il momento prescelto per un attacco.
In risposta a queste minacce, gli Stati Uniti stanno preparando l’invio di ulteriori aerei da combattimento in Medio Oriente. Nel frattempo, l’esercito e l’aviazione israeliani si dichiarano pronti sia alla difesa che all’attacco. Questa informazione è stata riportata dal Canale 12 della televisione israeliana.
In un contesto di crescente tensione, anche gli Houthi dello Yemen hanno promesso una “risposta militare” alla “pericolosa escalation” causata da Israele. Il canale televisivo saudita Al-Hadth ha riferito del lancio di “una raffica di razzi dal Libano verso gli insediamenti della Galilea” in Israele, confermando che gli allarmi aerei sono stati attivati in numerosi insediamenti della zona.
Anche Al Jazeera ha riportato che le sirene di allarme hanno suonato in nove città della Galilea occidentale, al confine con il Libano, dopo due giorni di relativa calma sul fronte settentrionale. Questo accade in seguito all’assassinio del leader di Hezbollah, Fouad Shukr, avvenuto nel sobborgo meridionale di Beirut. Il corrispondente della rete televisiva ha confermato il lancio di missili dal Libano verso posizioni israeliane nella Galilea occidentale.
Hezbollah, movimento libanese, ha dichiarato di aver lanciato “decine” di missili verso il nord di Israele. Da parte israeliana, il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) ha reso noto che cinque missili sono stati lanciati dal Libano sulla Galilea e che due di questi sono stati intercettati. Questa notizia è stata riportata dal sito di notizie Ynet.
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