MOSCA – L’FSB russo ha annunciato l’arresto di un cittadino uzbeko, presunto autore dell’attentato che ieri ha causato la morte del generale russo Igor Kirillov, figura di spicco accusata di aver utilizzato armi chimiche proibite durante il conflitto in Ucraina. Secondo il comitato investigativo russo, il giovane sarebbe stato reclutato dai servizi speciali ucraini, in un quadro che il Cremlino definisce come “terrorismo sponsorizzato da Kiev”.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha accusato l’Ucraina di condurre azioni terroristiche mirate. Mosca sottolinea come tali atti rappresentino una pericolosa escalation del conflitto, con conseguenze imprevedibili per la sicurezza internazionale.
Zelensky accusa l’Europa di aiuti insufficienti
Sul fronte opposto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista al quotidiano francese Le Parisien, ha criticato duramente l’Europa per il sostegno ritenuto insufficiente a garantire una vittoria contro la Russia. Zelensky ha avvertito che una sconfitta dell’Ucraina rappresenterebbe un rischio per tutta l’Europa, con l’eventualità di attacchi russi contro altri Paesi, inclusi membri della NATO.
Nordcoreani in guerra: perdite elevate nella regione di Kursk
Intanto, il conflitto registra un nuovo capitolo internazionale. Gli Stati Uniti hanno riferito che nella regione russa di Kursk sarebbero morti o rimasti feriti diverse centinaia di soldati nordcoreani impegnati nei combattimenti contro le forze ucraine. Da agosto, si stima che circa 10.000 militari nordcoreani siano stati schierati in supporto alla Russia.
Nonostante le pesanti perdite, Mosca continua a guadagnare terreno, cercando di consolidare le sue posizioni strategiche. Kiev, d’altra parte, rivendica l’attacco che ha portato alla morte del generale Kirillov, descrivendolo come un colpo mirato a una figura responsabile di crimini di guerra legati all’uso di armi chimiche vietate.
Un conflitto sempre più globale
L’intreccio tra accuse, coinvolgimenti internazionali e recrudescenza delle operazioni militari alimenta la preoccupazione per un’escalation ulteriore. Con il coinvolgimento di attori come la Corea del Nord e le crescenti tensioni tra Ucraina e Europa, il conflitto appare sempre più come una crisi che trascende i confini regionali.
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