(photowalking/Shutterstock) KYIV – L’Ucraina non dispone al momento di risorse militari sufficienti per riprendere il controllo del Donbass e della Crimea, territori attualmente occupati dalla Russia. A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista al quotidiano francese Le Parisien, ripresa da Rbc Ukraina.
“Di fatto, questi territori sono ora controllati dai russi. Non abbiamo la forza per riconquistarli. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin a sedersi al tavolo delle trattative”, ha affermato il leader ucraino. Zelensky ha ribadito la necessità di un sostegno continuo da parte dei partner occidentali per mantenere alta la pressione politica e diplomatica su Mosca.
Attentato in Russia: sospetto uzbeko arrestato
Intanto, cresce la tensione sul fronte interno russo dopo l’attentato che ieri ha ucciso il generale Igor Kirillov, un alto ufficiale delle forze russe. Secondo quanto riportato dal Servizio di Sicurezza Federale Russo (FSB), il presunto autore sarebbe un cittadino di origine uzbeka, arrestato poco dopo l’episodio.
Il comitato investigativo russo ha dichiarato che il giovane sarebbe stato “reclutato dai servizi speciali ucraini”, insinuando un legame diretto tra l’attacco e Kiev. Il Cremlino, tramite il suo portavoce Dmitry Peskov, ha duramente condannato l’accaduto, definendolo un atto di “terrorismo”.
L’episodio potrebbe inasprire ulteriormente le relazioni tra Russia e Ucraina, già tese dopo mesi di conflitto e accuse reciproche.
Diplomazia e accuse incrociate
La dichiarazione di Zelensky giunge in un contesto in cui la pressione diplomatica si fa sempre più cruciale per Kiev, sia per ottenere supporto internazionale sia per contrastare le accuse di Mosca. Mentre l’Ucraina cerca di mantenere un fronte unito con i suoi alleati occidentali, la Russia continua a sostenere che Kiev stia cercando di destabilizzare la situazione interna russa con azioni mirate.
Con il conflitto che sembra lontano da una risoluzione militare, cresce l’attesa per eventuali sviluppi diplomatici, anche se il dialogo tra le due parti appare ancora distante.
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