WASHINGTON – Donald Trump sembra aver cambiato rotta sulla guerra in Ucraina. È quanto sostiene il primo ministro britannico Keir Starmer, dopo l’incontro con il presidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca. La tensione tra i due leader, che aveva fatto temere uno scontro diplomatico, è stata evitata, rafforzando così l’alleanza storica tra Stati Uniti e Regno Unito.

“Abbiamo avuto ottimi colloqui con Russia e Ucraina. Bisogna raggiungere un accordo di pace prima di inviare i peacekeeper”, ha dichiarato Trump, suggerendo un possibile cambio di approccio da parte dell’amministrazione americana.

Colloqui tra Usa e Russia a Istanbul: Putin apre a nuovi contatti

Parallelamente, a Istanbul si è svolto un incontro tra funzionari di Mosca e Washington, un segnale che potrebbe riaprire il dialogo diplomatico tra le due potenze. “I primi contatti con gli Usa danno speranza”, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, lasciando intendere che un’intesa potrebbe non essere più così lontana.

Zelensky alla Casa Bianca: intesa sui minerali strategici

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso oggi a Washington per la firma di un accordo sui minerali strategici, risorse fondamentali per l’industria della difesa e delle tecnologie avanzate.

L’intesa rappresenta un passo importante nel rafforzamento della cooperazione economica tra Stati Uniti e Ucraina, un aspetto cruciale per garantire la resilienza di Kiev nella guerra contro la Russia.

Vertice a Londra: Starmer convoca i leader ucraini e Zelensky

Dopo l’incontro con Trump, Starmer ha annunciato che domenica ospiterà a Londra una dozzina di alti dirigenti ucraini, inclusi rappresentanti del governo di Kiev e lo stesso Zelensky.

L’incontro avverrà alla vigilia del vertice con i leader NATO ed europei sulla difesa, e servirà a coordinare nuove strategie di supporto all’Ucraina.

Una svolta nel conflitto?

L’apertura di Trump al dialogo, i nuovi contatti tra Usa e Russia e il vertice di Londra potrebbero segnare una svolta cruciale nel conflitto. Tuttavia, resta da capire se Mosca e Kiev saranno disposte a trattare e quali saranno le condizioni per una possibile tregua.