GEDDA – L’Ucraina ha dato il suo via libera alla proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco di 30 giorni nella guerra con la Russia. L’iniziativa, avanzata durante i negoziati di pace a Gedda, in Arabia Saudita, ha visto il confronto tra le delegazioni di Kiev e Washington. Ora, la palla passa a Mosca: il Cremlino deve decidere se accettare l’accordo.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, assente al vertice (così come Donald Trump), ha lanciato un appello agli Stati Uniti affinché convincano Vladimir Putin ad aderire alla tregua. Dal canto suo, il capo della Casa Bianca ha dichiarato di voler parlare direttamente con il presidente russo nei prossimi giorni: “Spero che Putin sia d’accordo con il piano, potrebbe essere l’occasione per arrivare a un cessate il fuoco totale a breve”.
Intanto, si intensificano i contatti tra funzionari russi e americani per trovare un punto d’incontro, e Trump ha annunciato un nuovo invito a Zelensky alla Casa Bianca. Un incontro che arriva dopo la turbolenta visita del leader ucraino lo scorso 28 febbraio, terminata con la sua inaspettata uscita dallo Studio Ovale.
Il ruolo dell’Europa e l’intesa sui minerali
Dopo oltre otto ore di colloqui, nella dichiarazione congiunta rilasciata da Stati Uniti e Ucraina, è stata sottolineata l’importanza del coinvolgimento degli alleati europei nel processo di pace. Un altro tema centrale del vertice è stato il futuro accordo sui minerali strategici, che entrambe le parti hanno ribadito di voler chiudere “il prima possibile”.
Inoltre, Washington ha deciso di revocare immediatamente la sospensione degli aiuti militari a Kiev e della condivisione di informazioni di intelligence. L’assistenza alla sicurezza, temporaneamente congelata nelle scorse settimane, è stata già ripristinata.
Scambio di prigionieri e il nodo dei bambini deportati
Tra i temi affrontati nel vertice di Gedda c’è anche la questione umanitaria. La delegazione di Kiev ha espresso “profonda gratitudine” a Trump e agli Stati Uniti per il sostegno, evidenziando la necessità di affrontare il rilascio dei prigionieri di guerra e dei detenuti civili. Un capitolo delicato riguarda poi i bambini ucraini trasferiti forzatamente in Russia, con Kiev che ha chiesto uno sforzo concreto per il loro rimpatrio.
L’Unione Europea: “Passo avanti verso una pace giusta”
Le istituzioni europee hanno accolto positivamente la notizia. Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa hanno commentato i colloqui come un “passo avanti importante verso una pace giusta e duratura per Kiev”. Bruxelles ha assicurato che l’UE sarà coinvolta nei prossimi negoziati di pace.
Anche il premier britannico Keir Starmer ha lodato l’intesa, ribadendo che ora “la palla è nel campo della Russia” e che spetta al Cremlino accettare la tregua.
Mentre il mondo attende la risposta di Mosca, il cessate il fuoco di 30 giorni rappresenta il primo vero spiraglio per una possibile de-escalation nel conflitto che dura ormai da oltre tre anni.
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