Città del Vaticano – È morto Papa Francesco, il pontefice argentino che in dodici anni di pontificato ha profondamente cambiato la Chiesa cattolica. Alle ore 7:35 di ieri mattina, il Santo Padre si è spento a causa di un ictus cerebrale seguito da un collasso cardiocircolatorio irreversibile. Aveva 88 anni.
Nel suo testamento spirituale, ha scritto: “Offro la mia sofferenza per la pace e la fratellanza tra i popoli”. Una frase che riassume lo spirito di un pontificato guidato dalla semplicità, dalla giustizia sociale e dalla prossimità verso gli ultimi.
Congregazione dei Cardinali alle 9
Alle ore 9 di oggi si riunirà la prima Congregazione generale dei Cardinali per decidere la data ufficiale dei funerali, che secondo indiscrezioni potrebbero svolgersi sabato. Intanto, da mercoledì, la salma sarà esposta nella Basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli.
Con la morte del Papa si apre ufficialmente la Sede Vacante. Il Conclave per l’elezione del successore si svolgerà tra il 5 e il 10 maggio, come previsto dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Sono 135 i cardinali elettori, di cui ben 108 nominati da Francesco, una maggioranza che potrebbe orientare la scelta del prossimo Pontefice.
Un pontificato di riforme e misericordia
Eletto il 13 marzo 2013 dopo la storica rinuncia di Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio è stato il primo Papa gesuita, il primo sudamericano e il secondo Pontefice più anziano mai eletto. Ha combattuto con determinazione contro gli abusi nella Chiesa, promosso una severa revisione delle finanze vaticane e affrontato le resistenze interne alla Curia.
Il suo è stato un pontificato itinerante: 47 viaggi apostolici in 66 Paesi, molti dei quali nelle “periferie del mondo”, dal Polo Nord all’equatore, passando per Lampedusa, simbolo dell’accoglienza, e Giuba, nel martoriato Sud Sudan.
Gli ultimi mesi e il saluto finale
Il deterioramento della salute era cominciato a febbraio, con una polmonite bilaterale che lo aveva costretto a un lungo ricovero al Policlinico Gemelli, durato 38 giorni fino al 23 marzo. A un mese dalle dimissioni, nel giorno di Pasqua, aveva compiuto il suo ultimo giro in papamobile in Piazza San Pietro, regalando ai fedeli un ultimo, emozionante saluto.
Cordoglio globale
Il mondo intero piange “il Papa del popolo”. I leader politici di ogni continente hanno espresso il loro dolore. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo hanno definito “un riferimento morale, spirituale e umano per milioni di persone”.
Anche l’ex presidente americano Donald Trump, accompagnato da Melania, ha annunciato la sua presenza ai funerali, malgrado i noti contrasti avuti con il Pontefice. In Argentina, la sua terra natale, sono stati proclamati sette giorni di lutto nazionale.
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