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ROMA – L’ex ministro Maria Elena Boschi “mi chiese se era pensabile per Unicredit valutare un intervento su Banca Popolare dell’Etruria sottolineando di nuovo la sua preoccupazione sugli effetti della crisi in Toscana”. A sostenerlo l’ex ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, in audizione in commissione d’inchiesta sulle banche.
L’ex ad ha tenuto poi a precisare: “Fu un colloquio cordiale, non avvertii pressioni da parte del ministro Boschi e ci lasciammo su queste basi. Da quel momento in poi non ci sono stati ulteriori contatti, le strutture continuavano a lavorare su un’ipotesi di acquisizione” di Banca Etruria.
L’ex banchiere specifica che “non mi fu seccamente chiesto di acquistare Banca Etruria, l’avrei ritenuto inaccettabile. Ma di valutare un intervento in Banca Etruria nell’indipendenza di giudizi”. Questo “dal punto di vista semantico” spiega Ghizzoni “fa la differenza”.
Una ricostruzione che viene confermata anche da Boschi che, con un tweet: “Confermo relazione iniziale di Ghizzoni – scrive l’attuale sottosegretaria alla presidenza del Consiglio – Non ho fatto alcuna pressione. E non ho chiesto io di acquisire Banca, ma Mediobanca e BPEL. Io ho solo chiesto info. Adesso la parola al Tribunale”.
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