Manovra, la Lega: sulle pensioni avanti con quota 100

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ROMA – La manovra del Governo M5S-Lega inizia a prendere forma. A Palazzo Chigi c’è stata “una riunione molto positiva e il ministro Tria ha preso atto della volontà politica della Lega e del Movimento 5Stelle di realizzare formule importanti di cambiamento, dal reddito di cittadinanza per gli italiani alla riforma delle pensioni”. A sottolinearlo uno dei partecipanti alla riunione, secondo quanto riferiscono fonti della Lega. “Ora c’è l’impegno di tutti ad affinare le proposte e dello stesso ministro Tria a cercare soluzioni”, aggiunge.

Tecnici di maggioranza sono in queste ore al lavoro per verificare impatti di crescita e spesa sui conti pubblici in vista della manovra economica. E’ quanto riferiscono fonti della Lega. L’ottica – spiegano – è quella di realizzare la maggior parte delle misure, anche le più costose, con coperture che abbiano un basso impatto sui conti pubblici e comunque senza aumentare le tasse e l’Iva perché “senza crescita non può esserci sviluppo e non si cambia il Paese”.

La Lega conferma, tra le altre cose, quota 100 sulle pensioni (62+38), la riforma fiscale e propone un sistema snello di ammodernamento delle opere pubbliche che consentirebbe un miglioramento delle infrastrutture da affiancare all’apertura di cantieri più impegnativi.

CONTE: “SI A RIFORME MA CON CONTI IN ORDINE” – “Non saremmo dei buoni governanti se pensassimo a varare riforme senza tenere in ordine i conti. Non siamo una banda di scalmanati come qualcuno ci vuol descrivere in maniera strumentale. Dobbiamo tener conto di questo grande debito ereditato ma ciononostante ci stiamo impegnando per realizzare tutte le riforme annunciate”. A dichiararlo il premier Giuseppe Conte intervistato in piazza a San Giovanni Rotondo.

“Con il Governo stiamo varando un programma di riforme in cui confido che tutti potranno essere orgogliosi. Mi batterò perché tutti noi possiamo essere sempre orgogliosi di essere italiani e del futuro che attende i nostri figli e i nostri nipoti”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di San Giovanni Rotondo, cittadina del Gargano in cui è cresciuto. “In questo luogo – ha ricordato – ci sono già stato, avevo i calzoncini corti. Mio padre Nicola venne in avanscoperta, ci trasferimmo da Foggia. Iniziai a scoprire San Giovanni, mi inerpicai lungo quella strada, quei tornanti che mi davano un senso di mistero. Ho scoperto un paese che poi lentamente si è sviluppato. Era la dimensione di sobrietà assoluta che mi colpì tanto. Vi confesso che man mano che sono cresciuto ho avvertito sempre più forte il richiamo a questa terra e l’apparenza a questa città”.

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