Gli Stati Uniti accusano Pyongyang per il caso Wannacry

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di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO – La Casa Bianca attraverso Thomas Bossert, consigliere di Trump per la sicurezza interna e l’antitrrorismo, ha puntato il dito contro la Corea del Nord per l’attacco hacker di maggio scorso. “Il caso Wannacry ha paralizzato tutto il mondo”, ha riferito Bossert al Wall Street Journal, sottolineando che le accuse sono sostenute anche da altri Stati e società private, con la presenza di prove a carico di Pyongyang.

“Il virus informatico chiamato Lazarus, ha colpito 150 Paesi ma in particolare, il sistema sanitario inglese, mettendo a rischio vite umane”, ha dichiarato Bossert. Il consigliere dell’amministrazione Trump, però, non ha riferito quali azioni specifiche potrebbero prendere gli Usa. Lazarus è stato ritenuto responsabile anche dell’attacco hacker effettuato nel 2014 contro Sony Pictures Entertainment, in cui ha distrutto vari file e ha diffuso le comunicazioni aziendali, causando notevole imbarazzo.

Sony, per timore di altri cyberattacchi, ha sospeso l’uscita di una commedia incentrata sul personaggio del dittatore nordcoreano. Il presidente di quel periodo, Barack Obama, condannò il regime promettendo di “rispondere in modo proporzionale”, senza però dare seguito alla minaccia.

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