Incontro-scontro Usa = Europa sui dazi

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di BENNY MANOCCHIA – Come e’ solito dire, fervono i preparativi a Bruxelles e a Washington per l’incontro tra Von der Leyen, presidente della commissione europea e Donald Trump, presidente degli Stati Uniti. I due leader si erano visti a Davos e avevano stabilito  un incontro a Washington per il 5/6 febbraio. Punto centrale:fermare i dazi.

Potrebbe essere un incontro-scontro che muterebbe considerevolmente i rapporti tra Europa e Stati Uniti. Infatti Washington vuole parlare di dazi che potrebbero essere presentati nelle importazioni-esportazoni tra i due continenti. Per esempio le tariffe sul petrolio, che, oggi come oggi, e’ completamente nelle mani di Trump.

L’Italia, in questo contesto, e’ implicata: 468 miliardi di prodotti sono italiani, acciaio e alluminio saranno  discussi tra Von der Leyen e Trump. Come anche, e forse soprattutto, i dazi sulle auto. Coinvolgono Germania, Francia e Italia. Troppo il divario, dice il presidente americano, tra i dazi che pagano per vendere le loro auto in USA e quelli che appioppano alle auto americane presenti sul mercato europeo.

L’Italia, comunque, con la Fiat Chrysler, dovrebbe avere meno preoccupazioni. Tra l’altro Fiat ha investito sette miliardi per una iniziativa che sta mettendo in atto a Detroit. Von de Leyen non viene a Washington con un carteggio favorevole. Trump, d’altro canto, con le elezioni che si avvicinano, vorra’ dimostrare agli americani che e’ capace di difendere gli interessi nazionali senza urtare la lunga, grossa amicizia con il vecchio continente.

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