Ucraina, Mariupol è ancora sotto attacco. Domani riprendono i negoziati in video

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(Seneline/Shutterstock) Nonostante il cessate il fuoco annunciato da Mosca a Mariupol proseguono i combattimenti nella città sudorientale. Kiev sottolinea infatti che “non c’è un cessate il fuoco a Mariupol, la città è ancora sotto attacco. Il cessate il fuoco riguarda i corridoi umanitari, il segmento che va da Berdyansk a Zaporizhzhia”. Così la vicepremier ucraina con delega alla Reintegrazione dei Territori Occupati, Iryna Vereshchuk, incontrando in videocollegamento i media internazionali a Leopoli.

Inoltre, ha spiegato, “non abbiamo un mediatore, non ci sono organi terzi che possono verificare l’eventuale violazione del cessate il fuoco”. Intanto una forte esplosione è stata avvertita nel centro di Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent. Il media ucraino rileva che potrebbe essersi trattato di un missile russo abbattuto dalla contraerea oppure che il missile abbia centrato il suo obiettivo.

“Civili sono intrappolati a Kharkiv e non possono andarsene per vie sicure perché gli ucraini continuano a sparare con mitragliatrici pesanti contro gli edifici residenziali della città”. Così il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale della Russia, come riporta la Tass. Nel frattempo, Mizintsev conferma che la Russia ha aperto corridoi umanitari in cinque direzioni in Ucraina e che la Russia ha consegnato all’Ucraina 6.521 tonnellate di carichi umanitari dal 2 marzo effettuando 703 azioni umanitarie. L’esercito russo ha sparato nella notte proiettili al fosforo nella parte centrale della regione di Donetsk. Lo riporta la Pravda Ucraina citando il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko. “I russi hanno sparato contro Maryinka, Krasnohorivka e Novomykhailivtsi nella regione di Donetsk con proiettili al fosforo”, ha affermato Kyrylenko su Telegram, aggiungendo che “undici feriti sono stati portati in ospedale, 4 di loro erano bambino”.

“La situazione a Chernobyl è catastrofica, i russi non hanno il controllo della situazione. Si rischiano effetti ad ampio raggio. L’area della centrale deve essere de-militarizzata. Ho scritto di mio pugno una lettera al segretario generale dell’Onu Guterres per chiederlo”. Lo ha detto, incontrando i media internazionali in videocall a Leopoli, la vicepremier Iryna Vereshchuk.

Nel frattempo torna a parlare il presidente Zelensky, che in un discorso in tv afferma che i colloqui di pace con la Russia continuano “ma per il momento ci sono solo parole, niente di concreto”. Zelensky ha dichiarato di non credere alle promesse della Russia di ridurre la sua presenza militare a Kiev. Quanto alla telefonata con il presidente Usa Joe Biden ha riferito che il sostegno americano è vitale per il suo Paese e che “questo momento è un punto di svolta”. In merito invece agli annunci russi su una de-escalation del conflitto in alcune regioni del Paese, il leader ucraino ha affermato di non credere a nessuno, aggiungendo che le truppe russe si stanno riorganizzando solo per attaccare nella regione orientale del Donbass.

“La pace è più preziosa dei diamanti e delle navi russe nei vostri porti”, ha detto successivamente il presidente ucraino in collegamento video con il Parlamento belga, citato da Le Soir. “La battaglia di Mariupol è sicuramente peggiore della battaglia di Ypres”, ha aggiunto.

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