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Crotone, Meloni: “Nessuna segnalazione da Frontex. Prossimo Cdm a Cutro”

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(ph: CC-BY-NC-SA 3.0 IT) Termina la missione diplomatica di Giorgia Meloni tra Asia ed Emirati Arabi Uniti. Da Abu Dhabi, dove è volata dopo uno scalo a New Delhi, il premier si dice “molto soddisfatta” del viaggio. “Entrambi i bilaterali”, quello con il primo ministro indiano Modi e quello con il presidente dell’Emirato Mohamed bin Zayed Al Nahyan, sono “andati molto bene, sinceramente anche oltre le mie aspettative”. Dal colloquio con il capo di Stato degli Emirati, ad esempio, è emersa “ampia disponibilità di dare una mano nella piena volontà di recuperare un rapporto di amicizia per gli interessi nazionali dell’Italia”.

L’incontro stampa con i giornalisti ad Abu Dhabi è stata anche l’occasione per parlare della strage di migranti avvenuta sulle coste calabresi. Il premier ha sottolineato che da Frontex non è giunta alcuna segnalazione di una situazione di pericolo in mare: per questo, non sono iniziate operazioni di soccorso. inoltre, “non è coperto da organizzazioni non governative”. La Meloni si è poi detta “colpita dalle ricostruzioni di questi giorni. Ma davvero, in buona coscienza, qualcuno crede che il governo abbia deliberatamente ucciso 60 persone? Vi chiedo se qualcuno pensa che se si fosse potuto salvare 60 persone, non lo avremmo fatto”.

Il prossimo Consiglio dei ministri sull’immigrazione, ha aggiunto Meloni, si celebrerà simbolicamente a Cutro, il luogo del naufragio. Meloni, poi, ha voluto ancora una volta ribadire che per la gestione dei fenomeni migratori “l’Italia non può risolvere da sola la questione”. Per evitare che “muoiano più persone”, secondo il premier, è necessario “fermare le partenze illegali”. Sulla richiesta di dimissioni del ministro dell’Interno Piantedosi lei avanzata dall’opposizione: “Non fa più notizia, ogni giorno chiedono le dimissioni di qualcuno”. Dopo il pranzo tra le delegazioni di Italia ed Emirati Arabi, la Meloni ha lasciato Abu Dhabi per tornare a Roma.

Negli Emirati Arabi Uniti sono state adottate due dichiarazioni di intenti. La prima definisce le linee di azione del ‘partnership strategica’ tra Roma e Abu Dhabi ed è stata firmata dal vice primo ministro e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e dal suo omologo emiratino, lo sceicco Abdallah bin Zayed Al Nahyan Abdallah. La seconda è invece una dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della COP28, firmata anche da Tajani e Sultan Ahmed Al Jaber, Ministro dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati Arabi Uniti, nonché direttore generale e amministratore delegato di Adnoc, e presidente designato dalla COP28. A margine dell’incontro è stato firmato anche un accordo tra Eni e la stessa Adnoc, compagnia petrolifera nazionale degli Emirati, che copre diversi ambiti della transizione energetica.

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