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Paesi meno sviluppati, Rodà: fermare criminalità internazionale che specula su deboli

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GINEVRA – Raggiungiamo telefonicamente la segreteria Generale dell’Agenzia UTA (UN) a Doha Eya Essif, – Segretario Generale dell’Agenzia delle Città Unite per la Cooperazione Internazionale e leader dell’Arab Women’s Media Network -, che ha partecipato alla Quinta Conferenza dei Paesi Meno Sviluppati, durante la quale ha evidenziato che le sfide e i vincoli strutturali che questi paesi devono affrontare si stanno ancora esacerbando, il che li rende quasi incapaci di resistere e raggiungere il livello di una ripresa economica sostenibile, soprattutto dopo la grave recessione globale causata dalla pandemia parallelamente all’incapacità di questi paesi a far fronte agli oneri dei debiti esterni, che sono aumentati in modo significativo, seguiti da obblighi relativi ai servizi del debito che li hanno incatenati e resi paesi fragili di fronte agli shock economici.

Eya Essif ha aggiunto nel suo rapporto che la rimozione dei paesi dall’elenco dei paesi meno sviluppati dipende dall’adozione di una serie di nuove misure e di impegni rinnovati e rafforzati da parte di questi paesi e dei loro partner per lo sviluppo, come richiesto, in una prima fase , per definire le proprie priorità nazionali secondo nuovi standard basati principalmente sulla valutazione dell’efficacia dell’attuazione delle politiche e delle strategie in base alle componenti di ciascun paese separatamente, e sulla revisione dei meccanismi di partenariato con le istituzioni di sostegno globale e le banche di sviluppo regionali entro i limiti dei rispettivi mandati e impegni internazionali.

Eya Essif nella V Conferenza delle Nazioni Unite sui Paesi meno sviluppati

Conclude Essif: “il settore privato, la comunità internazionale, le strutture delle Nazioni Unite, i fondi di sostegno e i circoli accademici sono sufficienti per ottenere una trasformazione strutturale se la base sono disponibili elementi basati sullo sviluppo delle capacità umane per consentire loro di sviluppare capacità Produttività nei settori dell’agricoltura, dell’industria manifatturiera, delle industrie culturali e creative e del settore dei servizi, incluso il turismo, in parallelo con la costruzione e la manutenzione di beni sostenibili e infrastrutture resilienti con l’obiettivo di migliorare la circolazione di beni e servizi, seguito dall’ampliamento dell’accesso all’energia e della possibilità di comunicazione su scala digitale, sfruttando tecnologie emergenti innovative e combattendo ogni tipo di discriminazione”.

Rossana Rodà ha anche sottolineato l’importanza della Cooperazione internazionale tra organi governativi e non affinché ci sia una stabilità socio-economica negli Stati. “Fondamentale è intervenire con atteggiamento solidale ma anche con fermezza per bloccare a monte la criminalità internazionale che specula sulle fasce più deboli, vanno tutelati i diritti umani, gli sforzi internazionali concertati basati sul principio dello spirito di solidarietà tra le istituzioni governative competenti. Ci sono guerre che vanno fermate per dare una stabilità economica-sociale mondiale”.

In conclusione, il segretario Segretario Generale dell’Agenzia delle Città Unite per la Cooperazione E. Essif ha invitato il Consiglio Direttivo, l’Assemblea Generale, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, nonché il forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile, a dedicare tempo sufficiente per passare dalla fase di discussione delle sfide legate allo sviluppo sostenibile che devono affrontare i Paesi.

Il Presidente Rodà sottolinea l’importanza di condividere un programma comune internazionale per fronteggiare le reali necessità dei Paesi in via di sviluppo.

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