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Lampedusa: continuano i trasferimenti di migranti mentre il Ministro degli Esteri francese annuncia una riunione a Roma

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(CC-BY-NC-SA 3.0 IT) L’isola di Lampedusa, nel cuore del Mar Mediterraneo, continua a essere un punto focale nelle operazioni di gestione dei flussi migratori che attraversano la regione. Nelle ultime giornate, i trasferimenti di migranti da Lampedusa a destinazioni continentali sono proseguiti ad un ritmo serrato.

Ieri sera, ben 579 migranti hanno lasciato l’isola a bordo di una nave diretta a Trapani, in Sicilia. Questa mattina, nuove partenze sono state programmate dall’hotspot di Lampedusa, con circa altre 200 persone pronte a essere trasferite. Entro la fine della giornata, è previsto che altri 500 migranti saranno allontanati dall’isola per essere ospitati in strutture continentali.

L’attenzione internazionale sulla situazione migratoria è alta, con il ministro degli Esteri francese, Gerald Darmanin, che ha annunciato la sua visita a Roma per discutere di cooperazione europea sui migranti. Questo incontro riflette la crescente preoccupazione dei paesi europei riguardo alla gestione e alla distribuzione dei flussi migratori nel continente.

Ieri mattina, la premier italiana Giorgia Meloni ha visitato Lampedusa, accompagnata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dalla commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson. La visita è iniziata con alcuni momenti di tensione quando alcuni isolani hanno bloccato la strada al convoglio ufficiale. Tuttavia, dopo un breve colloquio con Meloni, la situazione si è calmata, e la visita è proseguita.

Durante la sua permanenza sull’isola, la premier ha rassicurato i cittadini locali sulla determinazione del governo italiano nel fornire assistenza e supporto nell’affrontare l’emergenza migratoria. La visita è culminata con una sosta presso l’hotspot di Lampedusa, dove le autorità hanno potuto vedere direttamente le condizioni e i flussi dei migranti.

Il “cimitero dei barchini,” come è stato soprannominato il molo Favaloro, è diventato un simbolo delle sfide e delle tragedie legate alla migrazione nel Mediterraneo, con decine di imbarcazioni abbandonate che testimoniano i pericoli che molti migranti affrontano nella loro ricerca di una vita migliore in Europa. La visita delle autorità europee a questo luogo sottolinea l’urgenza di affrontare le questioni migratorie in modo umano e collaborativo.

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