Bombardamenti a Khan Yunis: Medici senza Frontiere in azione all’ospedale Nasser

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Nella sequenza degli attacchi avvenuti questa mattina, il team di Medici Senza Frontiere si trova in prima linea all’ospedale Nasser di Khan Yunis, riportando una situazione caotica. L’ONG ha reso noto che si registrano un numero imprecisato di morti e feriti, mentre un membro dello staff di MSF risulta ancora irreperibile dopo l’attacco.

La tensione nella regione è in crescita a causa della pioggia di razzi di Hezbollah e di una serie di raid da parte di Israele, alimentando il rischio di una escalation che coinvolga anche il Libano in una guerra imminente. Un alto responsabile di Hezbollah, Nabil Qawuq, ha dichiarato che Israele “pagherà cara” l’uccisione di civili nel sud del Libano.

La situazione è ulteriormente complicata dalla tensione tra lo Stato ebraico e il Vaticano, con l’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede che ha definito “deplorevoli” le parole del cardinale Parolin. Quest’ultimo ha criticato la risposta di Israele all’attacco, sottolineando che il diritto alla difesa non giustifica una “carneficina”.

Nel frattempo, il segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken ha dichiarato di ritenere “possibile” un accordo sugli ostaggi di Gaza, cercando di mediare una soluzione diplomatica per ridurre le tensioni nella regione.

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