Odessa è sotto attacco. Alcune fonti giornalistiche sui social media affermano che dei missili russi hanno colpito dei depositi di carburante situati vicino al porto. L’inviato di Itv Richard Gaisford parla di almeno cinque punti di impatto. Nelle immagini da lui postate si vedono enormi colonne di fumo nero che oscurano tutto il cielo. Al momento non ci sono vittime nella città.
“Obiettivo dell’invasione russa in Ucraina è il Donbass. Ne è sicuro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel consueto videomessaggio notturno lo ha ribadito: “Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente. Stiamo rafforzando le difese – ha aggiunto – e bisogna elogiare il coraggio e la resilienza di coloro che difendono le città”.
Poi sferza l’Occidente: “Occorre anche dire che il nostro Paese non ha ricevuto abbastanza moderni sistemi antimissilistici dagli alleati”.
Pure il Cremlino ammette che il Donbass è al centro della sua “operazione militare speciale: La sovranità delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk – spiega il portavoce Dmitry Peskov – è stata riconosciuta dalla Russia. Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza. La nostra operazione è stata avviata su richiesta di queste due repubbliche: uno degli obiettivi principali consiste nel salvarle e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini sanciti dalla costituzione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”.
Secondo Peskov, “l’Ucraina è un paese difficile e ostile per la Russia, è un Paese che di fatto ha completamente proibito qualsiasi media di lingua russa, è un Paese che ha reso la lingua russa secondaria e così via”.
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